Libro cartaceo
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Il piacere di raccontare
Pavese dentro il fantastico postmoderno
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- ISBN
- 9788857906546
- Tipologia
- Libro
- Edizione
- Prima Edizione gennaio 2017
- Pagine
- 288
- Formato
- 15x21,5
Una lettura assolutamente nuova e originale dell'opera di Cesare Pavese. Esaminando con ordine e profonda attenzione la sua produzione raggruppata in macroaree: Poesia, Dialoghi, Racconti, Romanzi, l'Autore ne fa una disamina completa e ci restituisce una interpretazione del tutto originale e apprezzabile. Sebbene Pavese sia stato etichettato come scrittore neorealista, Zangrilli dichiara che non ci si rende forse conto che ogni scrittore, durante l’arco della sua vita, attraversa diverse fasi sperimentali e creative, finché arriva a trovare la propria identità artistica che l'autore identifica, come rivela subito il titolo, in un "fantastico postmoderno". Un saggio di grande levatura.
In questo studio si fa una lettura del fantastico nella produzione di Pavese. I suoi miti sono l’anima di un fantastico originale che interpreta la realtà contemporanea, come le angosce e le crisi dell’uomo appartato. Si ha a che fare con un fantastico che spazia verso nuovi orizzonti affabulatori, grazie alla poetica postmoderna della riscrittura. Una poetica sorretta da innovativi mezzi espressivi, efficaci ad illuminare mitologie antiche, contemporanee, personali, una rete di enigmi umani e sovrumani, una foresta di simboli. Pavese è uno scrittore volto a cogliere i fili incongruenti, ambigui e misteriosi che esistono tra le cose, per cui il rapporto fantastico delle immagini è l'argomento stesso della sua rappresentazione, è il cuore del racconto. Lo sperimentalismo con i meccanismi del fantastico dà adito anche ai motivi della referenzialità e della metaletterarietà; porta avanti un racconto intricante in cui non manca neanche il segmento del barocchismo; crea una poesia diversa da quella dell’ermetismo che impera nei tempi di Pavese.
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