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Consolidamento e messa in sicurezza dei versanti in roccia

Consolidamento e messa in sicurezza dei versanti in roccia

Dal rafforzamento corticale ai valli paramassi

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ISBN
9788857911809
Tipologia
Libro
Edizione
Prima, gennaio 2021
Pagine
248
Formato
17 x 24
Ristampa
Prima, luglio 2021
1180
Nuovo prodotto
 

I versanti montani e le pareti rocciose richiedono sempre più una particolare attenzione negli interventi di bonifica e di messa in sicurezza, dovuta soprattutto ai recenti cambiamenti climatici e al rischio costante della caduta massi. Montagne e colline sono infatti spesso soggetti a instabilità dei pendii che compromettono la viabilità e la sicurezza di case e stabilimenti produttivi.

Le indagini geologiche per prevenire il pericolo caduta massi

La sicurezza di un versante è tanto maggiore quanto migliori sono stati la comprensione del fenomeno e l’intervento eseguito, ma quest’ultimo non è in grado mai di garantire l’assoluta sicurezza nel tempo, proprio per le continue evoluzioni naturali dei versanti e delle interazioni di questi con le attività umane e con l’ambiente circostante, non ultimi i severi cambiamenti climatici con piogge intense o forti escursioni termiche.

Per fare un esempio concreto, le barriere paramassi ovvero i rivestimenti per pareti rocciose, danno all’utente una falsa sensazione di sicurezza. Chi si trova al posto di guida pensa che la barriera lo protegga dal fenomeno senza sapere che essa è in grado solo di intercettare un singolo impatto e che nel caso di impatti multipli, non infrequenti in montagna, i successivi massi possono superare facilmente la barriera. Il PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) considera infatti tali opere solo una mitigazione di primo grado del rischio, mentre considera come soluzione definitiva un rilevato. Si ritiene che la sicurezza assoluta in montagna sia impossibile da perseguire così come molte volte vorrebbe il legislatore o il committente: la montagna e in particolare il versante roccioso per la sua natura variabile e la sua continua evoluzione non consentono mai l’utilizzo delle frasi: “sicuro al 100%” e “per sempre”. In altre parole sarebbe bene sempre prendere in considerazione il concetto di “mitigazione del rischio” piuttosto che di una sua completa eliminazione raramente ottenibile se non con costi molto alti.

Intervenire sui versanti rocciosi è un'attività molto interessante e avvincente, proprio perchè ogni caso è diverso da un altro e per ogni criticità è necessario intervenire con rimedi specifici, oltre che con competenza, passione ed esperienza.

Per un corretto approccio al consolidamento dei versanti in roccia occorre seguire alcune linee guida che vi riportiamo di seguito in maniera volutamente schematica. Gli approcci tecnico-progettuali si possono riassumere in queste seguenti tipologie:

• monitoraggio specifico del fenomeno franoso senza intervento;

• disgaggio pareti rocciose o demolizione degli elementi instabili;

• azione sulle masse rocciose attraverso il rafforzamento corticale e l'utilizzo degli ancoraggi per stabilizzare sul posto gli elementi instabili;

• intercettazione o deviazione degli elementi instabili che potrebbero rotolare a valle del pendio con posa in opera delle barriere paramassi;

• spostamento dell’opera a rischio e quindi nessun intervento sul versante.

Il libro "Consolidamento e messa in sicurezza dei versanti in roccia" fornisce tutte le indicazioni teoriche e pratiche, sia per chi è alle prime armi, sia per i professionisti atti ad affrontare nuove problematiche, dovendo spesso prendere decisioni rapidamente. 

Tra i principali argomenti trattati:

• La messa in sicurezza del versante, dal progetto all’esecuzione

• Descrizione degli interventi e indicazioni tecniche per una corretta esecuzione

• Organizzazione e sicurezza dei lavori

• Il cantiere: voci di capitolato, schede tecniche e collaudo

Il libro fa parte della Collana Ambiente

Andrea Mocchiutti

Andrea Mocchiutti. Libero professionista geologo. Inizia a lavorare in questo settore nel 1992 come operaio rocciatore per il disgaggio delle pareti per poi divenire consulente di molte ditte specializzate. Geologo, speleologo, rocciatore e pilota di droni, opera in particolare nel Triveneto, Lombardia ed in Centro-Sud Italia. In Europa ha eseguito interventi in Belgio, Bosnia, Spagna e Francia. La passione per le rocce, i monti e le grotte lo contraddistinguono da sempre nel lavoro e nello sport.

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Stefano Paganin

Stefano Paganin. Diploma di Perito Industriale Capotecnico Minerario, conseguito nel 1979. Dal 1981 opera nel settore dei lavori di consolidamento, nei ruoli via via di direttore di cantiere, capocommessa, direttore tecnico e procuratore di imprese altamente specializzate e attive su tutto il territorio nazionale, con prevalenza in Centro-Sud Italia. 

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