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Stabilità dei pendii - Software professionale
Stabilità dei pendii - Software professionale - IV di Copertina
Stabilità dei pendii - Software professionale
Stabilità dei pendii - Software professionale - IV di Copertina

Stabilità dei pendii - Software professionale

VERIFICA - PROGETTAZIONE - CONSOLIDAMENTO - STABILIZZAZIONE

67,00 €   53,60 €

Libro cartaceo

53,60 €

Punti Fedeltà VirTuaCard: 2 punto punti pari a 2,00 €

ISBN
9788857915289
Tipologia
Software + Manuale d'uso
Edizione
Prima, maggio 2023
Pagine
120
Formato
17x24
1528
 

Stabilità dei pendii è un software completo che consente di effettuare la verifica di stabilità di un versante con la determinazione del coefficiente di sicurezza dato dal rapporto fra forze stabilizzanti e instabilizzanti, per una moltitudine di superfici di scorrimento circolari.

Con il software Stabilità dei pendii la verifica può essere effettuata in condizioni drenate CD e in condizioni non drenate CND.

È prevista inoltre l'analisi necessaria a definire i coefficienti sismici, orizzontali Kh e verticali Kv, in aderenza alle Norme tecniche per le costruzioni NTC 2018.

Il software rende possibile scegliere la teoria di calcolo da utilizzare per effettuare la verifica di stabilità tra quelle disponibili (Skempton, Fellenius, Bishop, Janbul), stampare in formato .rtf e in formato .txt i risultati di calcolo comprendenti l'analisi sismica, i dati, le ipotesi di calcolo, i risultati delle elaborazioni e consente di esportare i disegni in formato .dfx e in .bmp.

Caratteristiche in evidenza

  • creare, memorizzandola in specifico ambiente, una nuova applicazione;

  • richiamare, per effettuare eventuale rielaborazione o completare un calcolo già avviato, un progetto precedentemente memorizzato o archiviato;

  • cliccare, sulla cartografia resa “sensibile” presente nel software, il punto che individua la zona in esame e per questa ricavare, con puntuale analisi, in aderenza al procedimento previsto dalle norme tecniche delle costruzioni (NTC 2018), i coefficienti sismici, orizzontali Kh e verticali Kv;

  • acquisire i parametri geotecnici e conseguentemente definirli nelle condizioni M1 ed M2;
  • impostare il livello freatico eventualmente presente con la possibilità di differenziare, per i sedimenti interessati, i parametri geotecnici in condizione drenata c’, φ’ e γ, e in condizione non drenata cu, φu e γsat;
  • effettuare l’impostazione della geometria del versante, comprendente il profilo topografico e l’andamento dei vari strati, che può essere acquisita impostando le coordinate cartesiane direttamente o estraendole da un disegno “ricalcando” la relativa immagine, precedentemente importata da un file .bmp;
  • effettuare la modellazione del pendio, con correzioni, cancellazione e modifiche dei dati meccanici e geometrici precedentemente impostati, con versatili procedimenti finalizzati a selezionare gli indici che li individuano;
  • utilizzare le opzioni (zoom, sposta, ingrandisci, rimpicciolisci, ecc.) necessarie ad adeguare la finestra grafica, rappresentativa del versante nelle varie fasi di input, elaborazione e output, alle esigenze dell’utilizzatore;
  • definire, eseguendo l’intersezione fra rette e superfici di scorrimento matematicamente rappresentative degli strati e dei conci, gli elementi omogeni che compongono l’ammasso terroso interessato dalla verifica;
  • acquisire i carichi derivanti da fenomeni esterni, sotto forma di forze concentrate in corrispondenza del singolo concio tenendo conto, anche, del coefficiente parziale in condizione (A2), condizione questa necessaria ad effettuare la verifica della sicurezza utilizzando la combinazione A2+M2+R2;
  • operare la scelta delle superfici di scorrimento nelle tre modalità previste: centro e raggio, per tre punti o su maglia rettangolare; in alternativa ciò si può operare graficamente cliccando sulla finestra grafica: il centro e il raggio o i tre punti oppure ancora gli elementi della maglia rettangolare;
  • definire o ridefinire - con le opzioni sfoglia, cancella, sposta, ruota - i cerchi o la griglia, osservando la traccia lasciata dal puntatore sul disegno del versante e degli strati che lo costituiscono;
  • individuare la superficie di scorrimento critica coincidente con quella che fornisce il coefficiente di sicurezza più piccolo rispetto a quelli ricavabili da un elevato numero di circonferenze ipotizzabili come superfici di scorrimento;
  • definire la distribuzione dei coefficienti di sicurezza con i quali, similmente ad un piano quotato, è possibile tracciare delle curve “isolinee” di uguale valore di Fs e conseguentemente determinare il cerchio critico come punto baricentrico dell’area racchiusa dall’isolinea di minor valore;
  • scegliere, fra quelle previste nel software (Skempton, Fellenius, Bishop, Janbu), la teoria di calcolo da utilizzare per effettuare la verifica di stabilità;
  • effettuare le elaborazioni con i parametri geotecnici in condizione M1 ed M2, in aderenza a quanto previsto nel § 6.8, secondo la combinazione 2 (A2+M2+R2) dell’Approccio 1, tenendo conto dei coefficienti parziali riportati nelle tabelle 6.2.I e 6.2.II per le azioni e i parametri geotecnici e nella tabella 6.8.I per le resistenze globali.

Stampe ed esportazioni

  • Rappresentare graficamente ed esportare, in formato .bmp o .dxf, il disegno completo di tutti gli elementi che lo caratterizzano comprendenti il profilo topografico, gli strati, la falda, i conci, ecc. e di quelli, diversamente colorati, conseguenti alle elaborazioni, quali le isolinee, la distribuzione dei coefficienti di sicurezza calcolati in condizione M1 e M2 e le superfici di scorrimento;
  • differenziare le superficie di scorrimento e le isolinee con una diversa colorazione, connessa a coefficienti di sicurezza in cui si ha instabilità (Fs ≤ 1), a quelli in cui, pur avendo stabilità, risultano minori al limite inferiore fissato dalla normativa (1.0 ≤ Fs ≤ 1.1) e a quelli in cui è garantita la sicurezza imposta dalla normativa (Fs > 1.1 - verifica in condizione A2+M2+R2);
  • stampare in formato .rtf e .txt i risultati di calcolo comprendenti l’analisi sismica, i dati, le ipotesi di calcolo e i risultati delle elaborazioni, riportando, per ogni cerchio e per i vari conci, i valori necessari a definire i coefficienti di sicurezza scaturenti dal rapporto fra forze che agiscono a favore di sicurezza con quelle che creano instabilità.

***Il Software Stabilità dei pendii fa parte della collana Softwin.***

Antonino Testa Camillo

Antonino Testa Camillo. Ingegnere impegnato nel campo della progettazione strutturale di costruzioni edili e stradali nonché di quella territoriale, finalizzata al consolidamento di versanti naturali. Ha approntato software finalizzati allo svolgimento di tale attività nel campo della geotecnica e alla legislazione sui Lavori pubblici. Dal 1998 dirige l'Ufficio Tecnico del comune di Nicosia (EN).

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