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Contratti di fiume

Contratti di Fiume

Pianificazione strategica e partecipata dei bacini idrogeografici

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ISBN
9788857900735
Tipologia
Libro
Edizione
Prima edizione marzo 2011
Pagine
626
Formato
17x24
0073
Nuovo prodotto
2011-02-22
 

L’attenzione dei media si indirizza ai fiumi solo in caso di catastrofi ambientali, come alluvioni, esondazioni e frane talvolta accennando alle cause, ma quasi mai incentrandosi su cosa fare per prevenire e ridurre questi fenomeni calamitosi.

La storia dei fiumi in Italia da diversi anni ruota tutta intorno alla gestione di emergenze, inquinamento, dissesti idrogeologici.

Cosa sono i contratti di fiume

Ma come sottolinea l’autore del libro Contratti di fiume “accanto all’Italia rassegnata a questa perenne emergenza, esiste un’altra Italia capace di muoversi tra le mille difficoltà e pronta a reagire e a ridisegnare il proprio futuro”. È questa Italia “che vuole cambiare” che viene raccontata attraverso più di 20 esperienze realizzate in 11 regioni.

I contratti di fiume utilizzati come strumento di cambiamento possono contribuire a realizzare il passaggio da politiche settoriali a politiche integrate di riqualificazione ecologica, fruitiva e paesistica del sistema fluviale.

Contratti di fiume, interesse comunitario

I contratti di fiume sono un fenomeno che non interessa solo tecnici, esperti e amministratori, ma intere comunità locali che ne diventano sempre più spesso promotrici e co-responsabili.

Come risorsa strategica dal punto di vista economico e logistico, ma allo stesso tempo habitat naturale particolarmente delicato e bisognoso di protezione dal rischio idraulico e idrogeologico, i bacini fluviali necessitano di un'accurata azione di valutazione e pianificazione ambientale strategica, con programmi all'avanguardia in materia di sostenibilità ambientale.

[readmore]In quest'ottica, i contratti di fiume si configurano come nuovi ed efficaci strumenti di programmazione negoziata, interrelati a processi di pianificazione strategica, per la riqualificazione dei bacini fluviali. Scopo di tali strumenti è quello di prevenire i principali problemi che affliggono i fiumi, tra cui appunto il rischio idrogeologico e idraulico, nell'ottica di una maggiore sostenibilità, della difesa del suolo e della tutela delle bellezze degli ambienti naturali.

Il contratto di fiume è dunque, concretamente, la sottoscrizione di un accordo che permette di adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo prioritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale.

Gli interventi sono svariati, dal miglioramento delle condizioni di sicurezza idraulica alla pianificazione di dighe.

L'AQST, Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale, è lo strumento ufficiale di programmazione negoziata che assicura per gli enti locali il modo corretto di rapportarsi con il territorio, ed è suddiviso in due programmi:

  • il programma d'azione (progetti da realizzare secondo modalità e tempi ben definiti)
  • il programma integrativo d'azione (progetti da sviluppare per essere in seguito realizzati concretamente).
Bastiani Massimo
Architetto, coordinatore scientifico del Tavolo nazionale sui contratti di fiume A21Italy. Conduce da anni una intensa attività di ricerca e progettazione nei settori dell’urbanistica ambientale e della progettazione partecipata. È scientific reviewer e valutatore per la Commissione Europea. Insegna nell’ambito della progettazione ambientale presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. È fondatore della società Ecoazioni (www.ecoazioni.it).
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