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- Floriana Giambarresi
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Marzo si è aperto con il webinar dell'ing. Angelo Biondi sulla revisione delle NTC, evento che ha destato così tanto interesse da aver registrato la bellezza di circa 1000 presenze online: grazie! Se eri tra i partecipanti, saprai che il nostro caro Angelo ha ricevuto molte domande sulle nuove normative tecniche. Prima di postarti le sue risposte ti inserisco qui le Slide che sono state usate durante il Webinar...
In pratica le fondazioni di un edificio nuovo devono rimanere sempre in campo elastico?
Non necessariamente. Infatti il punto 7.2.5 delle N.T.C. prevede diverse possibilità per il progetto delle armature delle fondazioni, tra le quali quella secondo cui il suddetto progetto va operato a partire dalle sollecitazioni che derivano dall’analisi strutturale eseguita ipotizzando comportamento strutturale non dissipativo (q = 1), cioè considerando un comportamento elastico del fabbricato.
Quando si parla di staffare i nodi ci si riferisce alla sola armatura sul pilastro? Dato che spesso inserire staffature nelle travi e nei pilastri contemporaneamente è praticamente impossibile.
Purtroppo no, la staffatura andrebbe inserita anche sulle travi, soprattutto nel caso in cui le stesse abbiano una base di dimensione superiore al lato del pilastro su cui si connettono (vedi immagine), perché in caso contrario la porzione di trave esterna al pilastro sarebbe sguarnita di armatura a taglio.
Le geometrie minime di travi e pilastri sono rimaste immutate?
Si, la revisione delle NTC non modifica i limiti geometrici degli elementi strutturali contenuti nelle N.T.C. 2008
Ci sono modifiche nella classe d'uso degli edifici?
No, non sono state apportate modifiche alle classi d'uso.
Cambia qualcosa per la gerarchia delle resistenza?
No, il concetto della gerarchia delle resistenze rimane immutato rispetto alle N.T.C. 2008, ed il suo rispetto rimane obbligatorio sia per edifici progettati a duttilità alta (CD “A”) che per quelli progettati a duttilità media (CD “B”).
È possibile considerare un fabbricato regolare in pianta in una direzione e non regolare nell'altra, quindi due fattori di struttura diversi nelle due direzioni?
No, il concetto di regolarità, sia in pianta che in altezza, riguarda l’intero fabbricato, anche se il fattore di comportamento (ex fattore di struttura) può essere diverso nelle due direzioni di ingresso del sisma, ma solo in relazione alla differente tipologia strutturale (comportamento a telai, a pareti, ecc..).
La larghezza massima delle travi (critica per le travi a spessore) è sempre vincolata alla larghezza trasversale dei pilastri (e all'altezza della trave)?
Si, il limite già previsto nelle N.T.C. 2008 permane identico nella revisione delle norme.
Se in un solaio non è presente la soletta in c.a., la presenza di una doppia tessitura degli elementi in legno può essere ritenuta condizione sufficiente a considerare l’impalcato come infinitamente rigido?
La presenza di una doppia tessitura degli elementi in legno non può essere ritenuta condizione sufficiente, ma bisogna effettuare un’apposita verifica che confermi l’ipotesi di infinita rigidezza dell’impalcato.
Per strutture calcolate in CD"B" è obbligatorio staffare i nodi trave-pilastro?
Si la staffatura all’interno del nodo trave-pilastro è sempre obbligatoria. Nel caso di progetto ad Alta Duttilità, questa staffatura potrebbe prevedere un passo minore di quello che avrebbe a Bassa Duttilità.
Si farà sempre riferimento all'Nspt/30 per la classificazione dei suoli?
Per la valutazione della categoria del suolo, la revisione delle norme tecniche non apporta alcuna modifica alle N.T.C., per cui si continuerà a far riferimento ai parametri già previsti.
Si potrà progettare con q=1?
Per le strutture in acciaio il comportamento non dissipativo (q = 1) era già previsto nelle N.T.C. 2008 e continua a esserlo anche nella revisione delle norme. Per quelle in calcestruzzo la norma non propone questa eventualità soltanto perché sarebbe sicuramente troppo oneroso, ma non è vietato.
Se apro delle bucature su un solaio come verifico che rimanga la condizione di impalcato rigido?
Bisogna valutare la deformazione relativa fra i nodi presenti sul solaio, studiato con l’ipotesi di impalcato deformabile. Se tale spostamento risulta essere di entità pressoché trascurabile, allora l’ipotesi di implacato rigido può essere considerata valida. Per ottenere il suddetto obbiettivo è spesso necessario prevedere una cerchiatura di irrigidimento attorno all’apertura.
La sostituzione di tutti solai di un edificio può essere considerato un intervento locale?
Soltanto nel caso in cui la tipologia di solaio rimanga immutata (se è rigido o deformabile nelle condizioni ante-operam deve restare tale nelle condizioni post-operam) e non si superi un incremento dei carichi globali in fondazione oltre il 10%, caso in cui scatterebbe l’obbligo di adeguamento sismico dell’intero fabbricato.
Il collegamento dei plinti con travi di collegamento conviene sismicamente farlo in testa o al piede del plinto?
Le N.TC. 2008 recitano testualmente. «Travi o piastre di piano possono essere assimilate a elementi di collegamento se realizzate a una distanza minore o uguale a 1 m dall’intradosso degli elementi di fondazione superficiali o dalla testa dei pali», invece la revisione delle NTC dice: «Travi o piastre di piano e travi porta pannello possono essere assimilate a elementi di collegamento solo se realizzate ad una distanza ≤ 1,00 m dall’estradosso delle fondazioni dirette o del plinto di collegamento dei pali».
I collegamenti tra plinti possono essere realizzati con altri materiali, o solo in c.a.?
L’importante è che gli elementi di collegamento assolvano alla loro funzione, che è quella di impedire spostamenti relativi fra i plinti.
Rispetto alle N.T.C. 2008, le armature delle fondazioni con le N.T.C. 2015 saranno meno pesanti?
No, il progetto delle fondazioni potrà essere operato fra le possibilità già previste nelle N.T.C. 2008 ed una nuova possibilità, che però risulta sicuramente più gravosa delle precedenti.
Con la copertura in c.a. a falde inclinate la rigidezza in testa varia notevolmente, come comportarsi?
La copertura a falde inclinate, qualunque sia la tipologia di orizzontamento (soletta in c.a., tetto in legno, ecc..) va sempre considerata come impalcato deformabile, dato che comunque l’ipotesi di impalcato rigido è valida soltanto quando sono nulle le componenti orizzontali degli spostamenti relativi, quindi mai nel caso di impalcati inclinati.
Il punto b) del 8.4.3 significa che se amplio con opere modeste posso non adeguare?
Dato che la revisione delle norme ha introdotto la frase “tali da alterarne significativamente la risposta”, sembrerebbe proprio così, anche se non è chiaro come quantificare il termine “significativamente”. Probabilmente una successiva circolare esplicativa ne chiarirà i termini.
Verifiche Geotecniche: se non erro, in approccio 2 sono in genere meno penalizzanti?
Non si può dire a priori, nel senso che un approccio innalza l’effetto delle azioni e l’altro riduce quello delle resistenze, quindi in linea di massima, anche se in modo diverso, dovrebbero fornire effetti simili.
Come cambia per gli edifici esistenti la differenza tra miglioramento, adeguamento e intervento locale?
Sono chiariti i concetti di sopraelevazioni e le condizioni per le quali è necessario adeguare i fabbricati. Inoltre sono fissati valori minimi dell’indice di vulnerabilità da raggiungere per potersi considerare ottenuto il miglioramento sismico di una struttura.
Ma allora se ho un edificio scolastico esistente a struttura mista (muratura in pietra e in cls) costruito in tempi diversi (anni '50 per la parte in pietra e anni '98 - '99 per quella in cls) se non sopraelevo, o amplio la superficie in pianta, non variando i carichi di esercizio, non sono OBBLIGATO all'adeguamento? Ma non è un controsenso?? O in questo caso basta il miglioramento?
Se non vengono apportate modifiche al fabbricato, la norma non impone né l’adeguamento e né il miglioramento sismico. Se invece si devono effettuare interventi strutturali, che non rientrano nelle condizioni indicate al punto 8.4.1., è sufficiente garantire un miglioramento sismico. Trattandosi di un edificio scolastico sarebbe sicuramente opportuno prevedere un adeguamento sismico sempre, ma purtroppo tale operazione è strettamente legata a questioni economiche in merito alle quali è compito dei comuni di appartenenza decidere.
Se si devono realizzare diverse aperture sulla stessa parete in muratura, si può ancora parlare di intervento locale?
Se l’insieme di nuove aperture riesce a non alterare significativamente la deformabilità e la rigidezza della parete, si può ancora considerare l’intervento come locale, anche se è abbastanza difficile mantenere tali caratteristiche pressoché immutate.
Nel caso di fondazioni a platea come va valutata la resistenza della fondazione?
Per quanto riguarda la resistenza dell’elemento di fondazione, si dovrà progettare un’armatura della platea tale da garantirne una resistenza superiore alle azioni su di essa agenti (la gerarchia delle resistenze non entra in gioco in fondazione), mentre per quanto riguarda la portanza, sarà necessario effettuare una analisi di tipo non lineare, dato che la teoria classica lineare (Brinch-Hansen) non è applicabile alle platee.
Riguardo agli interventi su edifici esistenti, la necessità di limitare l'utilizzo del suolo porta a rendere urbanisticamente ed economicamente conveniente il sopralzo di edifici esistenti con tecnologie leggere (legno o acciaio); il mantenimento della richiesta di adeguamento in caso di sopralzo rende tale opportunità di fatto difficilmente applicabile anche nei casi in cui l'incremento di carico risulti poco significativa rispetto alla situazione esistente. Non sarebbe stato opportuno prevedere livelli intermedi di adeguamento?
In questo senso la revisione della norma prevede un abbassamento della richiesta del livello di sicurezza da raggiungere, nel caso di adeguamento sismico, che da 1 viene portato a 0,8.
Usciranno delle circolari esplicative?
È molto probabile, dato che nelle ultime versioni la norma principale sembra essere un documento generale che necessità poi di una circolare esplicativa per essere realmente applicabile.
In generale, si può ritenere che questa bozza sia più o meno definitiva o ci si possono aspettare ulteriori modifiche rilevanti?
Sono previste ancora piccole modifiche e aggiustamenti, ma non sostanziali.
Non ho ben capito il discorso riguardo alle analisi non lineari, la tendenza è quella di indicarle come unico tipo di analisi indipendentemente dallo scopo e dalla struttura?
La tendenza della norma è quello di indurre ad utilizzare l’analisi non lineare sia sui fabbricati esistenti che sui nuovi, anche se per questi ultimi, nel caso di opere in calcestruzzo, potrà essere utilizzata solo dopo un progetto delle armature, effettuato con un’analisi lineare o un predimensionamento di massima.
Nelle N.T.C. 2015 vengono mantenute le stesse quantità di area di acciaio minima in funzione della sezione della fondazione?
Si, i limiti di armatura rimangono immutati rispetto alle N.T.C. 2008.
Una scala di emergenza a sevizio di un locale commerciale in che classe d'uso decade? II o III?
Dato che la scala di emergenza potrebbe essere utilizzata contemporaneamente da un numero elevato di persone, è sicuramente più idonea una valutazione che la ponga in Classe III, a meno che la quantità di utilizzatori del locale commerciale non sia sicuramente sempre limitata, in tal caso ricadrebbe in Classe II.
La sostituzione di una copertura può essere considerata un intervento locale?
Per coperture orizzontali, l’intervento può essere considerato locale soltanto nel caso in cui la tipologia di solaio rimanga immutata (se è rigido o deformabile nelle condizioni ante-operam deve restare tale anche nelle condizioni post-operam) e non si superi un incremento dei carichi globali in fondazione oltre il 10%. Nel caso di coperture a falde inclinate, è sufficiente rispettare il limite relativo ai carichi, dato che comunque si tratta sempre di un impalcato deformabile.
Si potrebbe "adeguare" una struttura in c.a. trasformandola in struttura muratura confinata?
Si, potrebbe essere un sistema di intervento mirato all’adeguamento sismico dell’opera. Ovviamente i criteri con cui verificare la struttura cambierebbero, essendo diversa la tipologia costruttiva.
Per le verifiche di strutture esistenti secondo il cap. 8, si accettano rapporti capacità/domanda molti bassi. Equivale a una sanatoria per gli edifici esistenti?
Effettivamente, a eccezione delle opere di classe IV per le quali è richiesto un indice di vulnerabilità pari a 0,4, per gli altri fabbricati il miglioramento sismico è garantito praticamente sempre.
Nel caso di edifici esistenti, se voglio procedere all'adeguamento della struttura, una volta adeguati i pilastri capita che le travi esistenti non sono verificate a taglio in quanto la resistenza a taglio del cls è minore di quella agente che è minore diella resistenza a taglio dell'armatura. In tale caso è obbligatorio adeguare a taglio anche le travi?
L’adeguamento sismico non riguarda i singoli elementi, ma la struttura nel suo insieme. Nel caso si proceda alla verifica del fabbricato con analisi lineare, l’adeguamento sismico sarà ottenuto quando le verifiche di tutti gli elementi, travi e pilastri, saranno soddisfatte.
Gli spettri di risposta rimarranno invariati o cambieranno?
A meno di qualche lieve modifica sul valore del fattore di comportamento (fattore di struttura) non cambia nulla.
Ridurre la dimensioni dei pilastri significa ridurre anche quelle delle travi per la G.D.R.?
La resistenza dei pilastri, per il rispetto della Gerarchia delle Resistenze, è strettamente legata a quella delle travi che convergono sugli stessi pilastri, per cui, per poter ridurre la dimensione dei pilastri è conveniente che la resistenza (dimensione e armatura) delle travi sia limitata.
Nel caso di adeguamento conseguente a una sopraelevazione, nel calcolare il rapporto tra capacità e domanda, come edificio prima dell'intervento si deve considerare l'intero edificio compresa la sopraelevazione?
Per la valutazione delle condizioni Ante-Operam, l’edificio deve essere studiato per come si trova originariamente, quindi senza la sopraelevazione. L’adeguamento invece deve essere ottenuto sulla condizione finale, cioè quella in cui è presente la sopraelevazione. Comunque lo studio delle condizioni Ante-Operam, quando si persegue l’adeguamento sismico, non ha alcuna utilità, dato che comunque la configurazione finale deve raggiungere una capacità maggiore della domanda, indipendentemente da quali sono le condizioni originarie.
La duttilità è lo sviluppo in campo plastico di cosa?
La duttilità di un materiale, di un elemento strutturale o di un fabbricato, rappresenta la capacità di sconfinamento in campo plastico della deformazione.
Nelle strutture con tamponamenti portanti su telai in c.a. posso assumere il tamponamento con travi equivalenti in rigidezza e quindi calcolare in campo lineare?
In generale questa non è una buona modellazione, dato che comunque la tamponature non hanno un comportamento indefinitamente elastico. Sarebbe più corretto modellarle come elementi a comportamento elasto-plastico, più o meno fragile.
Nel caso di fabbricati in c.a. a telai con uno o più piani interrarti, con presenza di pareti in c.a., come regolarsi con la tipologia strutturale?
Relativamente ai piani interrati, il comportamento strutturale più consono dovrebbe essere quello a pareti, mentre per quelli fuori terra quello a telaio, ma dato che non è possibile differenziare la tipologia strutturale piano per piano, bisogna imporre quella più rappresentativa. Nel caso in esame, normalmente è più rappresentativo il comportamento della porzione di fabbricato fuori terra, cioè quello a telai, dato che questa è la parte di struttura che risente maggiormente dell’effetto del sisma. Caso per caso va però valutato quanto i piani interrati possono essere considerati solidali al terreno a sconnessi dallo stesso.
Il fatto che le fondazioni di un fabbricato debbano restare sempre in campo elastico non obbliga a prevedere un fattore di struttura q=1?
Questa è una delle possibilità previste dalla norma: progettare le armature delle fondazioni a partire dalle sollecitazioni che derivano da un calcolo dell’intero fabbricato in campo elastico, cioè con q = 1. Gli elementi di elevazione, invece, dovranno essere progettati a partire dalle azioni derivanti dal calcolo con spettro di progetto, cioè con il fattore di struttura ottenuto dalle iniziali valutazioni strutturali generali (regolarità, classe di duttilità, ecc..).
ROBUSTEZZA? Quali azioni prendere in considerazione? Esplosioni per perdite gas metano?
La norma non specifica quali azioni prendere in considerazione, ma si limita a invitare il progettista a prevedere un sovradimensionamento strutturale per renderla più idonea a sopportare effetti eccezionali.
Se sostituisco una parte di solaio di una struttura da legno a c.a. che tipo di intervento considero? Locale o globale? Intervento di adeguamento?
L’intervento potrà essere considerato locale solo nel caso in cui non si alteri il comportamento globale del solaio (deve restare deformabile) e non ci siano sensibili incrementi dei carichi.
Cosa cambia nella verifica delle strutture esistenti e nei casi di sopraelevazione delle stesse?
La revisione delle norme tecniche per le costruzioni prevede ancora che la sopraelevazione sia una delle condizioni per le quali è obbligatorio prevedere l’adeguamento sismico del fabbricato. “Probabilmente” (è ancora da confermare) l’indice di vulnerabilità richiesto per considerare adeguato un edificio, con le N.T.C. 2015, potrebbe ridursi a 0,8, contro il valore 1 previsto dalle N.T.C. 2008.
Si vociferava di una riduzione delle azioni su edifici esistenti. In che misura?
“Probabilmente” (è ancora da confermare) l’indice di vulnerabilità richiesto per considerare adeguato un edificio, con le N.T.C. 2015, potrebbe ridursi a 0,8, contro il valore 1 previsto dalle N.T.C. 2008.
Per strutture miste (calcestruzzo-muratura) è legittimo il calcolo con il metodo del telaio equivalente?
Nel caso in cui si ricada nella condizione di muratura confinata (telai in c.a. con all’interno muratura) bisogna seguire le indicazioni di verifica contenute negli Eurocodici. Se invece si tratta di una struttura mista (muratura e calcestruzzo) generica, la norma consiglia di utilizzare una analisi di tipo non lineare per meglio valutare l’interazione fra i due materiali. In questo caso, utilizzando l’analisi pushover, per la muratura è necessario impiegare un modello ad aste equivalente.
Un esempio di struttura con sistema costruttivo a pendolo inverso?
Si tratta di strutture nelle quali almeno il 50% della massa è localizzata nel terzo superiore dell’altezza della costruzione. Un esempio tipico è il serbatoio d’acqua in elevazione (vedi immagine). Rimangono da qualche parte i riferimenti espliciti alle zone 4 o spariscono completamente dalle N.T.C. 2015?
Sulla revisione alle norme non sono i più presenti riferimenti espliciti alla zona sismica 4.
Nelle valutazioni di sicurezza e progettazione degli interventi sulle costruzioni esistenti rimane il solo riferimento ai soli SLU?
Si, è necessario soddisfare le verifiche in termini di S.L.U., o, in alternativa, in termini di S.L.C., ma non è richiesto il soddisfacimento delle verifiche S.L.E..
Il giudizio motivato di affidabilità è variato? A cosa si riferisce?
No, non sono state apportate modifiche al giudizio motivato di accettabilità dei risultati di calcolo, che va prodotto, per qualunque calcolo svolto, a comprova della correttezza dei risultati ottenuti dall’applicazione del software.
Come si interpreta questo aspetto di regolarità in altezza in caso di edifici in muratura o in c.a. con la copertura in legno?
Le coperture in legno spesso non riescono a soddisfare i requisiti di regolarità in altezza dei fabbricati. Ma dato che l’ultimo piano di un edificio è quello sismicamente meno importante, e visto anche che il concetto di regolarità entra in gioco esclusivamente per la valutazione della fattore di comportamento (fattore di struttura) e cioè della sua capacità dissipativa, che non è mai affidata agli elementi di copertura, un fabbricato può normalmente essere considerato regolare in altezza anche se l’ultimo piano non rispetta i requisiti previsti.
Nelle N.T.C. 2008 non era già obbligatorio l'approccio 1 per la verifica di stabilità globale?
Si, quello che cambia con la revisione delle norme riguarda le rimanenti verifiche, che, secondo le N.T.C. 2008, potevano essere svolte con uno dei due approcci possibili, mentre per le future N.T.C. 2015 sarà obbligatorio utilizzare l’approccio 2.
Come faccio a valutare "d" se utilizzo quella formula proprio per calcolare l'azione sismica (che è anche figlia di T1), cioè che combinazione uso per valutare "d"?
Il punto 7.3.3.2 delle future N.T.C. 2015 prevede che il periodo della struttura possa essere valutato, in maniera approssimata, tramite l’espressione seguente: in cui “d” è lo spostamento laterale elastico del punto più alto dell'edificio, ottenuto applicando l’azione sismica orizzontale sul fabbricato stesso. Ma in effetti l’applicazione dell’azione sismica dipende dal periodo di vibrazione della struttura, dato che l’accelerazione sismica è ricavata dallo spettro di progetto a partire proprio dal periodo, per cui in un certo senso, pare che per valutare il periodo in maniera approssimata è necessario conoscere lo stesso periodo. Probabilmente una circolare esplicativa chiarirà la questione o proporrà un metodo semplificato per il calcolo di “d”.
In pratica le fondazioni di un edificio nuovo devono rimanere sempre in campo elastico?
Non necessariamente. Infatti il punto 7.2.5 delle N.T.C. prevede diverse possibilità per il progetto delle armature delle fondazioni, tra le quali quella secondo cui il suddetto progetto va operato a partire dalle sollecitazioni che derivano dall’analisi strutturale eseguita ipotizzando comportamento strutturale non dissipativo (q = 1), cioè considerando un comportamento elastico del fabbricato.
Quando si parla di staffare i nodi ci si riferisce alla sola armatura sul pilastro? Dato che spesso inserire staffature nelle travi e nei pilastri contemporaneamente è praticamente impossibile.
Purtroppo no, la staffatura andrebbe inserita anche sulle travi, soprattutto nel caso in cui le stesse abbiano una base di dimensione superiore al lato del pilastro su cui si connettono (vedi immagine), perché in caso contrario la porzione di trave esterna al pilastro sarebbe sguarnita di armatura a taglio.
Le geometrie minime di travi e pilastri sono rimaste immutate?
Si, la revisione delle NTC non modifica i limiti geometrici degli elementi strutturali contenuti nelle N.T.C. 2008
Ci sono modifiche nella classe d'uso degli edifici?
No, non sono state apportate modifiche alle classi d'uso.
Cambia qualcosa per la gerarchia delle resistenza?
No, il concetto della gerarchia delle resistenze rimane immutato rispetto alle N.T.C. 2008, ed il suo rispetto rimane obbligatorio sia per edifici progettati a duttilità alta (CD “A”) che per quelli progettati a duttilità media (CD “B”).
È possibile considerare un fabbricato regolare in pianta in una direzione e non regolare nell'altra, quindi due fattori di struttura diversi nelle due direzioni?
No, il concetto di regolarità, sia in pianta che in altezza, riguarda l’intero fabbricato, anche se il fattore di comportamento (ex fattore di struttura) può essere diverso nelle due direzioni di ingresso del sisma, ma solo in relazione alla differente tipologia strutturale (comportamento a telai, a pareti, ecc..).
La larghezza massima delle travi (critica per le travi a spessore) è sempre vincolata alla larghezza trasversale dei pilastri (e all'altezza della trave)?
Si, il limite già previsto nelle N.T.C. 2008 permane identico nella revisione delle norme.
Se in un solaio non è presente la soletta in c.a., la presenza di una doppia tessitura degli elementi in legno può essere ritenuta condizione sufficiente a considerare l’impalcato come infinitamente rigido?
La presenza di una doppia tessitura degli elementi in legno non può essere ritenuta condizione sufficiente, ma bisogna effettuare un’apposita verifica che confermi l’ipotesi di infinita rigidezza dell’impalcato.
Per strutture calcolate in CD"B" è obbligatorio staffare i nodi trave-pilastro?
Si la staffatura all’interno del nodo trave-pilastro è sempre obbligatoria. Nel caso di progetto ad Alta Duttilità, questa staffatura potrebbe prevedere un passo minore di quello che avrebbe a Bassa Duttilità.
Si farà sempre riferimento all'Nspt/30 per la classificazione dei suoli?
Per la valutazione della categoria del suolo, la revisione delle norme tecniche non apporta alcuna modifica alle N.T.C., per cui si continuerà a far riferimento ai parametri già previsti.
Si potrà progettare con q=1?
Per le strutture in acciaio il comportamento non dissipativo (q = 1) era già previsto nelle N.T.C. 2008 e continua a esserlo anche nella revisione delle norme. Per quelle in calcestruzzo la norma non propone questa eventualità soltanto perché sarebbe sicuramente troppo oneroso, ma non è vietato.
Se apro delle bucature su un solaio come verifico che rimanga la condizione di impalcato rigido?
Bisogna valutare la deformazione relativa fra i nodi presenti sul solaio, studiato con l’ipotesi di impalcato deformabile. Se tale spostamento risulta essere di entità pressoché trascurabile, allora l’ipotesi di implacato rigido può essere considerata valida. Per ottenere il suddetto obbiettivo è spesso necessario prevedere una cerchiatura di irrigidimento attorno all’apertura.
La sostituzione di tutti solai di un edificio può essere considerato un intervento locale?
Soltanto nel caso in cui la tipologia di solaio rimanga immutata (se è rigido o deformabile nelle condizioni ante-operam deve restare tale nelle condizioni post-operam) e non si superi un incremento dei carichi globali in fondazione oltre il 10%, caso in cui scatterebbe l’obbligo di adeguamento sismico dell’intero fabbricato.
Il collegamento dei plinti con travi di collegamento conviene sismicamente farlo in testa o al piede del plinto?
Le N.TC. 2008 recitano testualmente. «Travi o piastre di piano possono essere assimilate a elementi di collegamento se realizzate a una distanza minore o uguale a 1 m dall’intradosso degli elementi di fondazione superficiali o dalla testa dei pali», invece la revisione delle NTC dice: «Travi o piastre di piano e travi porta pannello possono essere assimilate a elementi di collegamento solo se realizzate ad una distanza ≤ 1,00 m dall’estradosso delle fondazioni dirette o del plinto di collegamento dei pali».
I collegamenti tra plinti possono essere realizzati con altri materiali, o solo in c.a.?
L’importante è che gli elementi di collegamento assolvano alla loro funzione, che è quella di impedire spostamenti relativi fra i plinti.
Rispetto alle N.T.C. 2008, le armature delle fondazioni con le N.T.C. 2015 saranno meno pesanti?
No, il progetto delle fondazioni potrà essere operato fra le possibilità già previste nelle N.T.C. 2008 ed una nuova possibilità, che però risulta sicuramente più gravosa delle precedenti.
Con la copertura in c.a. a falde inclinate la rigidezza in testa varia notevolmente, come comportarsi?
La copertura a falde inclinate, qualunque sia la tipologia di orizzontamento (soletta in c.a., tetto in legno, ecc..) va sempre considerata come impalcato deformabile, dato che comunque l’ipotesi di impalcato rigido è valida soltanto quando sono nulle le componenti orizzontali degli spostamenti relativi, quindi mai nel caso di impalcati inclinati.
Il punto b) del 8.4.3 significa che se amplio con opere modeste posso non adeguare?
Dato che la revisione delle norme ha introdotto la frase “tali da alterarne significativamente la risposta”, sembrerebbe proprio così, anche se non è chiaro come quantificare il termine “significativamente”. Probabilmente una successiva circolare esplicativa ne chiarirà i termini.
Verifiche Geotecniche: se non erro, in approccio 2 sono in genere meno penalizzanti?
Non si può dire a priori, nel senso che un approccio innalza l’effetto delle azioni e l’altro riduce quello delle resistenze, quindi in linea di massima, anche se in modo diverso, dovrebbero fornire effetti simili.
Come cambia per gli edifici esistenti la differenza tra miglioramento, adeguamento e intervento locale?
Sono chiariti i concetti di sopraelevazioni e le condizioni per le quali è necessario adeguare i fabbricati. Inoltre sono fissati valori minimi dell’indice di vulnerabilità da raggiungere per potersi considerare ottenuto il miglioramento sismico di una struttura.
Ma allora se ho un edificio scolastico esistente a struttura mista (muratura in pietra e in cls) costruito in tempi diversi (anni '50 per la parte in pietra e anni '98 - '99 per quella in cls) se non sopraelevo, o amplio la superficie in pianta, non variando i carichi di esercizio, non sono OBBLIGATO all'adeguamento? Ma non è un controsenso?? O in questo caso basta il miglioramento?
Se non vengono apportate modifiche al fabbricato, la norma non impone né l’adeguamento e né il miglioramento sismico. Se invece si devono effettuare interventi strutturali, che non rientrano nelle condizioni indicate al punto 8.4.1., è sufficiente garantire un miglioramento sismico. Trattandosi di un edificio scolastico sarebbe sicuramente opportuno prevedere un adeguamento sismico sempre, ma purtroppo tale operazione è strettamente legata a questioni economiche in merito alle quali è compito dei comuni di appartenenza decidere.
Se si devono realizzare diverse aperture sulla stessa parete in muratura, si può ancora parlare di intervento locale?
Se l’insieme di nuove aperture riesce a non alterare significativamente la deformabilità e la rigidezza della parete, si può ancora considerare l’intervento come locale, anche se è abbastanza difficile mantenere tali caratteristiche pressoché immutate.
Nel caso di fondazioni a platea come va valutata la resistenza della fondazione?
Per quanto riguarda la resistenza dell’elemento di fondazione, si dovrà progettare un’armatura della platea tale da garantirne una resistenza superiore alle azioni su di essa agenti (la gerarchia delle resistenze non entra in gioco in fondazione), mentre per quanto riguarda la portanza, sarà necessario effettuare una analisi di tipo non lineare, dato che la teoria classica lineare (Brinch-Hansen) non è applicabile alle platee.
Riguardo agli interventi su edifici esistenti, la necessità di limitare l'utilizzo del suolo porta a rendere urbanisticamente ed economicamente conveniente il sopralzo di edifici esistenti con tecnologie leggere (legno o acciaio); il mantenimento della richiesta di adeguamento in caso di sopralzo rende tale opportunità di fatto difficilmente applicabile anche nei casi in cui l'incremento di carico risulti poco significativa rispetto alla situazione esistente. Non sarebbe stato opportuno prevedere livelli intermedi di adeguamento?
In questo senso la revisione della norma prevede un abbassamento della richiesta del livello di sicurezza da raggiungere, nel caso di adeguamento sismico, che da 1 viene portato a 0,8.
Usciranno delle circolari esplicative?
È molto probabile, dato che nelle ultime versioni la norma principale sembra essere un documento generale che necessità poi di una circolare esplicativa per essere realmente applicabile.
In generale, si può ritenere che questa bozza sia più o meno definitiva o ci si possono aspettare ulteriori modifiche rilevanti?
Sono previste ancora piccole modifiche e aggiustamenti, ma non sostanziali.
Non ho ben capito il discorso riguardo alle analisi non lineari, la tendenza è quella di indicarle come unico tipo di analisi indipendentemente dallo scopo e dalla struttura?
La tendenza della norma è quello di indurre ad utilizzare l’analisi non lineare sia sui fabbricati esistenti che sui nuovi, anche se per questi ultimi, nel caso di opere in calcestruzzo, potrà essere utilizzata solo dopo un progetto delle armature, effettuato con un’analisi lineare o un predimensionamento di massima.
Nelle N.T.C. 2015 vengono mantenute le stesse quantità di area di acciaio minima in funzione della sezione della fondazione?
Si, i limiti di armatura rimangono immutati rispetto alle N.T.C. 2008.
Una scala di emergenza a sevizio di un locale commerciale in che classe d'uso decade? II o III?
Dato che la scala di emergenza potrebbe essere utilizzata contemporaneamente da un numero elevato di persone, è sicuramente più idonea una valutazione che la ponga in Classe III, a meno che la quantità di utilizzatori del locale commerciale non sia sicuramente sempre limitata, in tal caso ricadrebbe in Classe II.
La sostituzione di una copertura può essere considerata un intervento locale?
Per coperture orizzontali, l’intervento può essere considerato locale soltanto nel caso in cui la tipologia di solaio rimanga immutata (se è rigido o deformabile nelle condizioni ante-operam deve restare tale anche nelle condizioni post-operam) e non si superi un incremento dei carichi globali in fondazione oltre il 10%. Nel caso di coperture a falde inclinate, è sufficiente rispettare il limite relativo ai carichi, dato che comunque si tratta sempre di un impalcato deformabile.
Si potrebbe "adeguare" una struttura in c.a. trasformandola in struttura muratura confinata?
Si, potrebbe essere un sistema di intervento mirato all’adeguamento sismico dell’opera. Ovviamente i criteri con cui verificare la struttura cambierebbero, essendo diversa la tipologia costruttiva.
Per le verifiche di strutture esistenti secondo il cap. 8, si accettano rapporti capacità/domanda molti bassi. Equivale a una sanatoria per gli edifici esistenti?
Effettivamente, a eccezione delle opere di classe IV per le quali è richiesto un indice di vulnerabilità pari a 0,4, per gli altri fabbricati il miglioramento sismico è garantito praticamente sempre.
Nel caso di edifici esistenti, se voglio procedere all'adeguamento della struttura, una volta adeguati i pilastri capita che le travi esistenti non sono verificate a taglio in quanto la resistenza a taglio del cls è minore di quella agente che è minore diella resistenza a taglio dell'armatura. In tale caso è obbligatorio adeguare a taglio anche le travi?
L’adeguamento sismico non riguarda i singoli elementi, ma la struttura nel suo insieme. Nel caso si proceda alla verifica del fabbricato con analisi lineare, l’adeguamento sismico sarà ottenuto quando le verifiche di tutti gli elementi, travi e pilastri, saranno soddisfatte.
Gli spettri di risposta rimarranno invariati o cambieranno?
A meno di qualche lieve modifica sul valore del fattore di comportamento (fattore di struttura) non cambia nulla.
Ridurre la dimensioni dei pilastri significa ridurre anche quelle delle travi per la G.D.R.?
La resistenza dei pilastri, per il rispetto della Gerarchia delle Resistenze, è strettamente legata a quella delle travi che convergono sugli stessi pilastri, per cui, per poter ridurre la dimensione dei pilastri è conveniente che la resistenza (dimensione e armatura) delle travi sia limitata.
Nel caso di adeguamento conseguente a una sopraelevazione, nel calcolare il rapporto tra capacità e domanda, come edificio prima dell'intervento si deve considerare l'intero edificio compresa la sopraelevazione?
Per la valutazione delle condizioni Ante-Operam, l’edificio deve essere studiato per come si trova originariamente, quindi senza la sopraelevazione. L’adeguamento invece deve essere ottenuto sulla condizione finale, cioè quella in cui è presente la sopraelevazione. Comunque lo studio delle condizioni Ante-Operam, quando si persegue l’adeguamento sismico, non ha alcuna utilità, dato che comunque la configurazione finale deve raggiungere una capacità maggiore della domanda, indipendentemente da quali sono le condizioni originarie.
La duttilità è lo sviluppo in campo plastico di cosa?
La duttilità di un materiale, di un elemento strutturale o di un fabbricato, rappresenta la capacità di sconfinamento in campo plastico della deformazione.
Nelle strutture con tamponamenti portanti su telai in c.a. posso assumere il tamponamento con travi equivalenti in rigidezza e quindi calcolare in campo lineare?
In generale questa non è una buona modellazione, dato che comunque la tamponature non hanno un comportamento indefinitamente elastico. Sarebbe più corretto modellarle come elementi a comportamento elasto-plastico, più o meno fragile.
Nel caso di fabbricati in c.a. a telai con uno o più piani interrarti, con presenza di pareti in c.a., come regolarsi con la tipologia strutturale?
Relativamente ai piani interrati, il comportamento strutturale più consono dovrebbe essere quello a pareti, mentre per quelli fuori terra quello a telaio, ma dato che non è possibile differenziare la tipologia strutturale piano per piano, bisogna imporre quella più rappresentativa. Nel caso in esame, normalmente è più rappresentativo il comportamento della porzione di fabbricato fuori terra, cioè quello a telai, dato che questa è la parte di struttura che risente maggiormente dell’effetto del sisma. Caso per caso va però valutato quanto i piani interrati possono essere considerati solidali al terreno a sconnessi dallo stesso.
Il fatto che le fondazioni di un fabbricato debbano restare sempre in campo elastico non obbliga a prevedere un fattore di struttura q=1?
Questa è una delle possibilità previste dalla norma: progettare le armature delle fondazioni a partire dalle sollecitazioni che derivano da un calcolo dell’intero fabbricato in campo elastico, cioè con q = 1. Gli elementi di elevazione, invece, dovranno essere progettati a partire dalle azioni derivanti dal calcolo con spettro di progetto, cioè con il fattore di struttura ottenuto dalle iniziali valutazioni strutturali generali (regolarità, classe di duttilità, ecc..).
ROBUSTEZZA? Quali azioni prendere in considerazione? Esplosioni per perdite gas metano?
La norma non specifica quali azioni prendere in considerazione, ma si limita a invitare il progettista a prevedere un sovradimensionamento strutturale per renderla più idonea a sopportare effetti eccezionali.
Se sostituisco una parte di solaio di una struttura da legno a c.a. che tipo di intervento considero? Locale o globale? Intervento di adeguamento?
L’intervento potrà essere considerato locale solo nel caso in cui non si alteri il comportamento globale del solaio (deve restare deformabile) e non ci siano sensibili incrementi dei carichi.
Cosa cambia nella verifica delle strutture esistenti e nei casi di sopraelevazione delle stesse?
La revisione delle norme tecniche per le costruzioni prevede ancora che la sopraelevazione sia una delle condizioni per le quali è obbligatorio prevedere l’adeguamento sismico del fabbricato. “Probabilmente” (è ancora da confermare) l’indice di vulnerabilità richiesto per considerare adeguato un edificio, con le N.T.C. 2015, potrebbe ridursi a 0,8, contro il valore 1 previsto dalle N.T.C. 2008.
Si vociferava di una riduzione delle azioni su edifici esistenti. In che misura?
“Probabilmente” (è ancora da confermare) l’indice di vulnerabilità richiesto per considerare adeguato un edificio, con le N.T.C. 2015, potrebbe ridursi a 0,8, contro il valore 1 previsto dalle N.T.C. 2008.
Per strutture miste (calcestruzzo-muratura) è legittimo il calcolo con il metodo del telaio equivalente?
Nel caso in cui si ricada nella condizione di muratura confinata (telai in c.a. con all’interno muratura) bisogna seguire le indicazioni di verifica contenute negli Eurocodici. Se invece si tratta di una struttura mista (muratura e calcestruzzo) generica, la norma consiglia di utilizzare una analisi di tipo non lineare per meglio valutare l’interazione fra i due materiali. In questo caso, utilizzando l’analisi pushover, per la muratura è necessario impiegare un modello ad aste equivalente.
Un esempio di struttura con sistema costruttivo a pendolo inverso?
Si tratta di strutture nelle quali almeno il 50% della massa è localizzata nel terzo superiore dell’altezza della costruzione. Un esempio tipico è il serbatoio d’acqua in elevazione (vedi immagine). Rimangono da qualche parte i riferimenti espliciti alle zone 4 o spariscono completamente dalle N.T.C. 2015?
Sulla revisione alle norme non sono i più presenti riferimenti espliciti alla zona sismica 4.
Nelle valutazioni di sicurezza e progettazione degli interventi sulle costruzioni esistenti rimane il solo riferimento ai soli SLU?
Si, è necessario soddisfare le verifiche in termini di S.L.U., o, in alternativa, in termini di S.L.C., ma non è richiesto il soddisfacimento delle verifiche S.L.E..
Il giudizio motivato di affidabilità è variato? A cosa si riferisce?
No, non sono state apportate modifiche al giudizio motivato di accettabilità dei risultati di calcolo, che va prodotto, per qualunque calcolo svolto, a comprova della correttezza dei risultati ottenuti dall’applicazione del software.
Come si interpreta questo aspetto di regolarità in altezza in caso di edifici in muratura o in c.a. con la copertura in legno?
Le coperture in legno spesso non riescono a soddisfare i requisiti di regolarità in altezza dei fabbricati. Ma dato che l’ultimo piano di un edificio è quello sismicamente meno importante, e visto anche che il concetto di regolarità entra in gioco esclusivamente per la valutazione della fattore di comportamento (fattore di struttura) e cioè della sua capacità dissipativa, che non è mai affidata agli elementi di copertura, un fabbricato può normalmente essere considerato regolare in altezza anche se l’ultimo piano non rispetta i requisiti previsti.
Nelle N.T.C. 2008 non era già obbligatorio l'approccio 1 per la verifica di stabilità globale?
Si, quello che cambia con la revisione delle norme riguarda le rimanenti verifiche, che, secondo le N.T.C. 2008, potevano essere svolte con uno dei due approcci possibili, mentre per le future N.T.C. 2015 sarà obbligatorio utilizzare l’approccio 2.
Come faccio a valutare "d" se utilizzo quella formula proprio per calcolare l'azione sismica (che è anche figlia di T1), cioè che combinazione uso per valutare "d"?
Il punto 7.3.3.2 delle future N.T.C. 2015 prevede che il periodo della struttura possa essere valutato, in maniera approssimata, tramite l’espressione seguente: in cui “d” è lo spostamento laterale elastico del punto più alto dell'edificio, ottenuto applicando l’azione sismica orizzontale sul fabbricato stesso. Ma in effetti l’applicazione dell’azione sismica dipende dal periodo di vibrazione della struttura, dato che l’accelerazione sismica è ricavata dallo spettro di progetto a partire proprio dal periodo, per cui in un certo senso, pare che per valutare il periodo in maniera approssimata è necessario conoscere lo stesso periodo. Probabilmente una circolare esplicativa chiarirà la questione o proporrà un metodo semplificato per il calcolo di “d”.
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