- Alessandra Litrico
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Come progettare piscine nel settore pubblico e privato?
La bella stagione non è poi così lontana e sempre più persone desiderano ritagliarsi momenti di relax, soprattutto visto l’impatto psicologico della pandemia da Covid19, che ha suscitato, dopo stressanti periodi di quarantena, sempre più voglia di godere di spazi all’aperto e di momenti di tranquillità.
L’idea di potersi ritrovare ancora barricati in casa o l’impossibilità di raggiungere luoghi di svago per un certo arco temporale, ha fatto sì che molti coltivassero l’idea di costruire una piscina.
Secondo una ricerca condotta da Deloitte, infatti, all’inizio del 2022 l’aumento generale è stato pari al 12%.
Senza contare che una piscina ha sempre il suo fascino e permette di organizzare incontri e momenti di svago molto piacevoli. Inoltre, una piscina privata aumenta il pregio immobiliare, incrementando il valore di una casa e consentendo il rifacimento della piscina stessa con il Bonus Ristrutturazione.
La cosa molto importante è fare le scelte giuste, affidarsi a professionisti competenti ed essere consapevoli di agire nel pieno rispetto delle normative. Ecco perché bisogna essere molto informati, lato cliente, e competenti, lato professionista, senza trascurare tutti gli elementi fondamentali per la buona riuscita dell’opera. Ecco come procedere alla progettazione di una piscina, partendo dall’idea alla sua effettiva realizzazione.
Ideare una piscina partendo dalla luce
Il luogo in cui scegliere di collocare una piscina dovrebbe essere sempre ben illuminato dai raggi del sole, in modo da poter beneficiare di una gradevole temperatura dell’acqua. Ciò favorirà la godibilità del periodo di balneazione, permettendo a te, ai tuoi familiari e ai tuoi amici di fruire della piscina per tante ore.
Proteggersi dal vento
Una piscina dovrebbe essere realizzata in un luogo poco ventoso, protetto da schermate o siepi, in modo da evitare di beccarsi un malanno oppure che troppi elementi inquinanti possano depositarsi dentro l’acqua.
Costruire una piscina in un luogo sufficientemente riparato, permette inoltre di godere al meglio dell’esperienza, evitando l’evaporazione dell’acqua stessa.
La scelta della forma, del fondo e delle dimensioni
Un altro passo da compiere per rendere il progetto personale, originale e unico, è decidere la forma che avrà la piscina, la profondità e le dimensioni. Il tutto, ovviamente, tenendo conto dello spazio a tua disposizione, del gusto personale del committente e della disponibilità economica.
La forma, il fondo e le dimensioni dipendono dall’uso che intendiamo fare della piscina: la vogliamo costruire per divertimento e svago o per allenarci?
piscina dalla forma irregolare
Se vogliamo soltanto assaporare momenti di ineguagliabile relax e divertimento, potremmo ipotizzare una piscina dalla forma irregolare, con una profondità di almeno 2 metri e dalle dimensioni che dipendono da quanto grande la vorremmo realizzare.
piscina dalla forma rettilinea
Se invece l’obiettivo è allenarsi, la forma è bene che sia rettilinea, con una profondità di almeno 1 metro e una lunghezza non inferiore ai 12 metri.
Tipologie di piscine e modalità costruttive: i materiali
Adesso passiamo agli aspetti più tecnici e pratici: con quali materiali realizzare una piscina?
piscina in cemento armato
Cemento armato
Si tratta della modalità più diffusa in assoluto e prevede un lavoro molto preciso. Servirà un’impresa specializzata e seria, perché dovrà effettuarsi uno scavo, una copertura di cemento armato e il rivestimento. Questo tipo di piscine danno un’idea di robustezza, di libertà nella scelta della forma e delle dimensioni, ma forse non tutti sanno che esistono limitazioni per quanto riguarda la loro durata nel corso del tempo: l’acqua può ossidare il ferro dell’armatura, il quale può andare incontro a fenomeni di corrosione e la ruggine può farlo anche spaccare.
Acciaio zincato o acciaio a corpo unico
Questa è la tipologia più diffusa per le piscine residenziali.
Il vantaggio indubbio è la velocità nella sua realizzazione e un risultato molto simile a quello che si otterrebbe con il cemento armato. Si prevede una soletta in cemento e poi i pannelli d’acciaio modulari, che costituiscono la reale struttura.
Casseri a perdere in polistirolo
Con questa opzione si realizzano le piscine interrate. Una soluzione moderna, raffinata e capace anche di farti risparmiare qualcosa. I casseri sono blocchi in polistirolo che vengono riempiti con il cemento armato. Come vedi, in questo modo si abbattono radicalmente i costi di manodopera.
Piscine in vetroresina
In questo caso, si procede così: si effettua lo scavo e si poggiano i blocchi prefabbricati. Ok, la procedura è molto veloce, ma contrariamente alla precedente, prevede costi molto elevati per via del trasporto dei blocchi in vetroresina.
Permessi da richiedere
Per la costruzione di una piscina, alla luce del Testo Unico dell’Edilizia, bisogna presentare al Comune una Dichiarazione di inizio attività, che viene compilata dal professionista incaricato.
Decorsi 30 giorni senza obiezioni, può procedersi con l’inizio dei lavori. Possono però esistere procedure diverse a seconda del Comune e del suo piano regolatore e inoltre bisogna verificare se esistono vincoli di tipo paesaggistico o protezione del territorio. Ecco perché diventa essenziale conoscere bene le normative, quelle regionali e nazionali, per capire come muoversi senza incorrere in errori.
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