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- Enrico
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Se penso a case sull'albero complesse, vedo quella specie di condominio legato da fitti intrecci di ponti sospesi che è il covo di Peter Pan o al rifugio di Robin Hood. Scavando nella memoria ricordo il barbuto padre di un compagno d'asilo che univa pannelli di legno con pannelli di polistirolo. Ma la memoria non si ferma a quel saggio tentativo artigianale di coibentazione di una struttura in legno: nell'adolcescenza anche io costruii una... catapecchia sull'albero. Durò tre piogge e mezza. Poi divenne inagibile fino ad essere del tutto rifiutata dall'albero stesso che ritorno libero con l'ausilio del vento e di altre piogge. Una cosa è certa: la casa sull'albero è qualcosa che sa di sogno e fantasia, leggerezza e libertà, un nascondiglio semi-naturale. Ecco, essenzialmente, natura.
Solo se soffri di vertigini, puoi declinare al desiderio di salire su uno di questi meravigliosi micro-edifici. Ma dopo che hai raggiunto quei quattro metri d'altezza, forse l'unica cosa che potrà preoccuparti sarà scendere. Se invece non soffri di vertigini e sei terribilmente affascinato dall'avventura di una casa sull'albero, ti piacerà sapere che, come i ragazzi di sullalbero.it, in molti vedono nella casa sull'albero un esempio di vita sostenibile e una forma di business. Ad esempio, tra tutti quelli che ho trovato, mi ha intrigato terribilmente il Parrot Nest, un hotel che noleggia case sull'albero. Così come mi ha lascitato di stucco il progetto sleepinatree.co che con il Treehouse Project ha raggiunto 33.000 dollari con il noto sito di crowdfunding Kickstarter.

- palafitta che sfrutta l'albero come pilastro portante
- casa sull'albero con unico palo di fondazione: l'albero

Per quanto riguarda il fattore incendio, il miglior amico della casa sull'albero è sicuramente l'estintore. Insomma secondo me, a meno che tu non sia Robin Hood, Peter Pan o un progettista, è meglio che eviti di dilettarti per gioco nella costruzione di una casa sull'albero. Se sei una persona responsabile, inizierai per gioco e ti ritroverai a progettare una vera e propria struttura in legno che deve rispettare molte regole del calcolo strutturale. Se poi trascendiamo nell'etica, nell'estetica e nell'architettura, ammettendo che dovremo fare comunque i conti con geologia, geotecnica e calcolo strutturale, allora si aprirà un universo piuttosto arrapante. In questo link trovi progetti incredibili di bioarchitettura sugli alberi.
La casa sull'albero è legno morto su una struttura portante di legno vivo (l'albero): il legno che stiamo utilizzando è stato "ucciso" e il legno sul quale stiamo edificando è vivo. Stiamo creando un meraviglioso innesto, una rigenerazione, in cui sarà possibile vivere e convivere in piena sintonia con la natura. Inoltre, anche se ormai tra nuovi materiali e nanotecnologie di prodotti per isolare l'involucro è pieno il mondo e la bioarchitettura non è più strettamente legata all'emento ligneo, comunque il legno rimane per me il materiale più affascinante e caldo che possa esistere. Tra l'altro credo che dopo le caverne, sia stato il primo materiale. Ecco che l'entrare in una casa sull'albero assume anche un aspetto primitivo, primordiale.
Buona casa sull'albero a tutti e alla prossima!
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